Non facciamo i modesti: quello che abbiamo fatto nel 2022 per l’ospedale Bishop Asili è stato estremamente importante ed è il risultato dello sforzo di molti.
A conclusione dell’anno appena trascorso, Suor Ernestina ha tenuto un discorso di fronte a tutto il personale ed al Consiglio Direttivo dell’ospedale e le sue parole sono state queste:
“Siamo felici, perché siamo giunti alla fine del 2022 restando tutti vivi ed in salute, nonostante i tempi così difficili.
Se non ci siamo ammalati di Covid o Ebola è perché ci sono delle persone che ci hanno sostenuto, è perché abbiamo ricevuto da loro il necessario per acquistare materiale protettivo e farmaci. E se siamo
stati in grado di pagare tutti i medici é perché qualcuno in Italia ha contribuito ai loro stipendi.”
Sentiamoci tutti raggiunti dalla gratitudine di Suor Ernestina e dal suo staff. Questo è il loro desiderio.
Ricaricati di energie, possiamo pensare al futuro.
Nel mese di Gennaio riparte la campagna “Adotta un Medico”, che ha come obiettivo quello di garantire lo stipendio al medico chirurgo in forza al Bishop Asili Hospital.
Si tratta di una tappa importante nel nostro percorso di sostegno a questa importante realtà ugandese.
Per contribuire:
Bonifico bancario sull’IBAN IT07N0501801600000011011459
o bollettino postale su CCP 42740209
oppure offerta con Paypal direttamente su questo sito www.donaunsorriso.org
Più che un Ospedale
Le iniziative nel Bishop Asili Hospital per dare forma al futuro
“Che cosa ci fai tu qui con un bambino? Non dovresti essere a scuola?”
Ogni volta il Dr. Lwanga, il medico che da anni sosteniamo, non si capacita di come sia possibile incontrare una mamma-bambina nel reparto maternità.
La maternità è la ragione principale degli abbandoni scolastici delle ragazze adolescenti (dai 12 anni in su), pari al 32%.
Senza un minimo di formazione, le mamme-bambine in genere fanno seguire alla prima altre gravidanze, aggravando la loro condizione di povertà iniziale.
Se si tiene conto che un quarto della popolazione ugandese è rappresentata da adolescenti, ci rendiamo conto della serietà del problema e degli effetti sul futuro del paese.
Povertà, matrimoni e gravidanze premature, violenza di genere, bassa scolarizzazione, disoccupazione, depressione.
Ecco la miscela mefitica che avvelena l’Uganda alla radice.
Lo abbiamo constatato più volte: l’ospedale di Suor Ernestina, che sosteniamo da anni, non si limita a curare le malattie.
Si è dotato di un team per osservare la realtà del distretto ed individuare i problemi della popolazione; una volta compreso il disagio, studia le risposte possibili e le strategie da attuare.
E’ per questo motivo che ha recentemente aperto in ospedale uno spazio dedicato ai più giovani, dai 10 ai 19 anni. Non solo per fornire informazioni di carattere strettamente sanitario o per parlare di salute sessuale e riproduttiva (cose indubbiamente necessarie), ma per sostenere la crescita e la maturazione dei giovani, oltre che a promuovere una migliore qualità di vita.
Vengono organizzati incontri per affrontare temi cruciali per la vita dei ragazzi e delle ragazze, con l’aiuto di educatori e psicologi.
Si propongono dei momenti di lettura, studio e ricerca in una biblioteca appositamente realizzata allo scopo, per fornire stimoli, allargare la visuale dei minori, colmare la povertà culturale.
E per tutti, corsi mirati ad apprendere un’attività economica di sostegno, come ad esempio la pratica agricola.
Coloro che fino ad oggi hanno aderito a questa iniziativa hanno incrementato il loro senso di auto-stima, hanno maturato maggior fiducia nel futuro.
Senza auto-stima, senza fiducia non è possibile compiere il salto verso la vita adulta, caratterizzata da intraprendenza e coraggio.
E’ un processo importante, per cambiare in meglio il futuro dei giovani di Luweero.
A fianco di questa iniziativa tante altre sono già state intraprese per dare risposte concrete ai bisogni della popolazione locale. Ricordiamo, ad esempio, i corsi di educazione alla salute per le donne in gravidanza tenuti anche nei villaggi più remoti, oppure la distribuzione di zanzariere per la prevenzione della malaria.
Altri progetti sono già ben definiti ma ancora da realizzare, se mai si riuscirà a reperire i fondi necessari.
Uno di questi riguarda ad esempio l’apertura di un ambulatorio per la cura dei minori affetti da anemia falciforme (una malattia molto diffusa in Uganda ed in generale nel continente africano).
Insomma, abbiamo di fronte a noi una realtà viva e dinamica che Dona un Sorriso è fiera di sostenere assieme ai propri benefattori.