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Dona un Sorriso

Natacha (Rep. Dominicana) 2024

Questa è la lettera che Natacha di Oné Respe in Repubblica Dominicana ci ha inviato nel giugno 2024:

“Nella nostra attività abbiamo molto entusiasmo, ma ci troviamo in una realtà che ci presenta costantemente problemi ed ostacoli.
Mi convinco sempre di più che la scelta di lavorare per i poveri va di pari passo con il dover affrontare innumerevoli difficoltà.

Qui a Santiago (zona Los Pérez) abbiamo avviato lo stesso progetto che è già in corso ad Haina, per lavorare con i bambini da zero a cinque anni, coinvolgendo anche le mamme.
L’accordo siglato con il Ministero dell’Istruzione prevedeva la copertura delle spese per l’affitto da parte dello Stato. Così purtroppo non è stato, per cui abbiamo dovuto attivarci per cercare qualcuno che ci aiutasse a far fronte alla spesa.
Inoltre, a progetto avviato abbiamo scoperto che nel quartiere di Los Pérez vivono tantissimi migranti haitiani (sono senza documenti) ed ogni giorno ci arrivano sempre di più i loro bambini, di cui però il governo non vuole farsi carico.

Noi non possiamo mandarli via. A loro vanno le nostre attenzioni, perché sono bambini indifesi e che hanno bisogno di tutto. Non hanno cibo, non hanno medicine.

Senza rendercene conto, ci siamo assunte una mole di lavoro e di responsabilità che non potevamo immaginare: accompagniamo i bambini alle visite mediche, aiutiamo i genitori a iscriverli alla scuola primaria (cosa che sapete non è mai semplice, visto che non hanno documenti)… ma se non hanno i soldi per comprare il cibo o le medicine, cosa facciamo?

Pensiamo di chiedere sostegno alla FAO o ad altri enti finanziatori. Sappiamo però che si tratta di procedure lunghe e che un eventuale riscontro positivo giunge dopo molto tempo. Il risultato è che quindi, nel frattempo, stiamo impiegando i nostri fondi già scarsi per la popolazione haitiana, a favore della quale nessun’altra organizzazione di qui vuole lavorare.
Se questo non bastasse, nel nostro paese abbiamo a che fare con un alto tasso di inflazione. Io stessa me ne accorgo quando vado a fare la spesa: ogni settimana spendo un po’ di più rispetto alla precedente.
E’ per questo motivo che quanto ricevuto quest’anno da Dona Un Sorriso per la mensa scolastica di Haina  non sarà sufficiente a coprire l’intero anno scolastico.

Non volevamo disturbarvi, ma, visto l’emergenza che stiamo vivendo già a Santiago, non siamo in grado di sostenere le maggiori spese di Haina.
Qui a Los Pérez è come se si fosse tornati indietro di anni e ci si trova a dover affrontare la stessa situazione di emergenza che purtroppo normalmente c’è ad Haina.
E’ avvenuto tutto nel corso dell’ultimo anno e l’unica cosa che possiamo fare è affrontare la sfida che ci si sta presentando.
Dobbiamo finire l’anno scolastico ed abbiamo alcuni casi a Los Pérez che dobbiamo risolvere. Non possiamo avere a che fare con bambini che non hanno da mangiare. Sono così piccoli: come si fa?

Ci farebbe molto piacere se tornaste a trovarci prossimamente. Abbiamo bisogno di avere una visione dall’esterno. Aiutateci a progettare il nostro lavoro futuro.
Un caro saluto a tutti voi,
    Natacha”