Cosa stiamo facendo
Collaborazione con Voserdem
Il Presidente di Voserdem è un professore universitario, il Dr. Gonzalo Alfaro Denus, una persona molto efficiente e dall’entusiasmo dirompente. Il suo sogno è dare alle comunità dell’altopiano delle opportunità, sfruttando le grandi conoscenze sue e dei suoi collaboratori, principalmente in campo agrario, con colture e tecniche di coltivazione adatte all’ambiente ostile di montagne a 4000 metri nei pressi dei tropici
Voserdem sull'altopiano andino
Si tratta di comunità indigene quechua o aymara che da molti decenni si sono rifugiate in quelle zone per sfuggire agli spagnoli che erano alla caccia di schiavi da costringere nelle miniere d’argento di Potosí. Sono insediamenti di poche centinaia di persone, con una percentuale molto alta di bambini, che mantengono un’organizzazione sociale molto efficace, anche se al nostro occhio appare piuttosto rudimentale. Nessuno di quei bambini viene abbandonato dai genitori o dalla comunità. Il loro problema non è – come in altri paesi in cui siamo presenti – l’abbandono o la violenza, bensì la fame. La gente è molto laboriosa, ma le condizioni climatiche sono estreme. Le piogge durano tre mesi all’anno e a quell’altezza (dai 3.700 ai 4.100 metri sul livello del mare) la terra dà veramente poco: si coltivano solo patate, qualche cereale e delle fave. Siamo in zona tropicale e la neve non c’è mai, ma le notti sono fredde tutto l’anno ed il sole non giunge mai a scaldare adeguatamente la terra. Si alleva qualche mucca e delle pecore, ma tutti i ritmi della natura sono rallentati e anche gli animali crescono molto lentamente.
La strategia di VOSERDEM è duplice. Nutrire adeguatamente dei bambini affamati è già una cosa positiva in sé, ma non è tutto qui. Questa attività ha una funzione molto importante anche nei confronti delle famiglie e dei genitori. La dieta che VOSERDEM offre ai bambini contiene anche riso, carote, pomodori, zucche, verdure, tutte cose che quella gente non ha mai visto. Con qualche accorgimento, sono colture che possono essere impiantate anche in quelle zone e che potrebbero migliorare l’alimentazione di tutti.
E’ impressionante la partecipazione dei genitori dei bambini al funzionamento delle mense. Contribuiscono con molta serietà, mediante l’apporto di patate, farina e qualche pecora, oltre al lavoro necessario, che è offerto gratuitamente con un’organizzazione ammirevole.
La grande tentazione anche per loro, un po’ come in tutto il mondo, è quella di trasferirsi nelle città. Ma questa sarebbe per loro una tragedia, perché sono poverissimi e dovrebbero insediarsi nei quartieri più degradati, dove la delinquenza, la violenza ed il malaffare sono di casa. È molto meglio che continuino a rimanere nelle loro montagne, poveri ma dignitosi come sono ora. Questo scopo, condiviso con Voserdem, è molto importante e contribuisce a dare un senso più compiuto ai nostri sforzi.
Le abuelitas di Cochabamba
L'Università di Sacaca
Voserdem ha creduto fortemente in un’Università per i ragazzi dell’altopiano andino e, nel 2023, quello che era un sogno si è potuto realizzare in collaborazione con l’Università Cattolica Boliviana.
In un edificio, costruito a suo tempo con il sostegno di una organizzazione umanitaria tedesca, sono presenti aule, laboratori, alloggi e mensa (molti ragazzi vengono da villaggi lontani) in cui gli studenti possono seguire corsi di agronomia, infermieristica e amministrazione a livello universitario.
Lo scopo è quello di dare ai ragazzi uno sbocco con professioni che possano essere di sostegno alle loro comunità indigene e li stimolino a rimanere sull’altopiano andino, invece di cercare fortuna nelle città.
In quest’ambito, nell’estate 2024, un progetto, sostenuto da Fondazione Prosolidar e Dona Un Sorriso, ha consentito di fornire borse di studio biennali a 12 ragazzi meritevoli, ma con famiglie povere, per frequentare i corsi dell’Università.
Chi ha due tuniche...
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