LIGHT FOR LIFE (Luce per la vita) è un progetto che l’Ospedale Bishop Caesar Asili, di Luweero in Uganda, diretto da Suor Ernestine Akulu, ha lanciato per migliorare l’approvvigionamento energetico della struttura.
Oggi possiamo annunciare che il progetto, finanziato con un importante contributo del Fondo 8permille della Chiesa Valdese, si è concluso con successo, migliorando notevolmente la situazione della rete elettrica e riducendo in gran parte i disagi e i danni che erano provocati dalle grosse instabilità della rete elettrica ugandese.
L’approvvigionamento elettrico in Uganda è particolarmente carente, si verificano frequentissimi blackout e la rete è instabile: per l’Ospedale questo significa interrompere interventi medici e chirurgici delicati, rimanere al buio per molte ore, perdere farmaci e sangue conservati nei frigoriferi, oltre ai danni alle apparecchiature, tanto faticosamente acquistate. Si desiderava poter rendere l’Ospedale autonomo e affidabile in termini energetici.
Purtroppo le forze di Dona Un Sorriso non ci consentivano di ottenere finanziamenti per il vasto progetto nella sua totalità, ma siamo riusciti comunque ad ottenere un cospicuo contributo dalla Chiesa Valdese per una prima importante parte del progetto.
Grazie alla preziosa collaborazione con gli ingegneri locali della azienda ROSTWA (Ing. Emmanuel Obwor) e degli ingegneri di BBM (azienda sussidiaria della organizzazione cattolica austriaca MIVA, Austria) è stato possibile progettare adeguatamente gli interventi prioritari, con molta attenzione ai costi, acquistare i materiali elettrici al miglior prezzo in Austria e organizzare il trasporto in Uganda approfittando di un convoglio in partenza.
Con i finanziamenti ottenuti è stato quindi possibile: installare uno stabilizzatore di tensione (per evitare gli sbalzi di corrente), rifare la messa a terra di tutta la struttura (cosa che garantisce una maggiore sicurezza per le persone e una migliore stabilità della rete), ristrutturare la rete elettrica interna (cavi interrati, interruttori, fusibili), installare un commutatore automatico per avviare il generatore interno dell’ospedale in caso di blackout.
Inoltre, per ridurre il consumo di elettricità, tutte le lampade dell’ospedale sono state sostituite con 100 lampade a LED, che si azionano automaticamente al calare del sole. Questo intervento consente da solo un risparmio di 9.000 kWh/anno.
Sono stati installati anche tre pannelli solari per acqua calda, che alimentano ognuno 6 lavatoi e docce nei reparti di maternità, di chirurgia e di medicina
Non ultimo, quattro tecnici dell’Ospedale sono stati adeguatamente istruiti sul funzionamento delle apparecchiature e della rete e sulla loro manutenzione, rilevazione di guasti e interventi di ripristino, in modo da consentire una autonoma gestione della rete energetica.
Fortunatamente la costanza di Suor Ernestine è riuscita nel frattempo ad ottenere altri finanziamenti per installare pannelli fotovoltaici per la generazione di energia elettrica, compiendo un altro notevole passo verso l’autonomia energetica dell’Ospedale. Ancora qualcosa manca da fare, ma i risultati concreti sono già ben visibili. Suor Ernestine ci manda i commenti di alcuni medici, operatori e pazienti dell’Ospedale, che vogliamo riportare perché ci danno la misura dell’impatto del nostro piccolo grande sforzo.
“Mi sento così felice perché in soli due mesi di fornitura elettrica stabile in tutto l’ospedale, l’esperienza dei pazienti è notevolmente cambiata e migliorata. Ciò ha reso molto più facile per il personale fornire loro cure e trattamenti di elevata qualità”
Harriet Alobo, Responsabile Infermieristico Senior, BCAH
“Ora siamo come in Europa. Acqua calda nelle docce per pazienti, neonati e assistenti, luce ovunque e personale che lavora felicemente come alla luce del giorno”
La paziente Nalubega Annita.
“Quanto è importante l’energia solare per l’ospedale! Il nostro lavoro e le nostre procedure venivano interrotti a metà o addirittura ostacolati perché la fornitura elettrica principale qui spesso si interrompe improvvisamente molte volte giorno e notte e il generatore si fermava a causa della carenza di carburante diesel. Ora quando questi si fermano, il solare si accende automaticamente e non è necessario fermarsi nel bel mezzo di alcuna procedura. Per noi è un grande risultato “.
Dr. Adulf Ssempijja
“Ora arrivano più pazienti perché nell’ospedale c’è energia e luce costanti. Non sarà più necessario mandare via i pazienti a causa di blackout elettrici”
Dr. Ben.
“Questo progetto sta dando la vita, curando le persone, tagliando i costi, attirando molti pazienti e persone, risparmiando denaro e tutelando l’ambiente e creando un enorme sviluppo per quest’area. Grazie ai nostri prestigiosi donatori che hanno sentito questo bisogno insieme a noi e hanno accolto la nostra richiesta di sostegno”
Sr. Ernestine Akulu, CEO, BCAH.
Alcuni numeri: il progetto LIGHT FOR LIFE è stato presentato da DUS al Fondo 8permille della Chiesa Valdese in gennaio 2022, avviato in dicembre 2022 e concluso a gennaio 2024. Il progetto vale in totale circa 36.000 Euro, di cui 29.130 sono stati finanziati dalla Chiesa Valdese, 2.990 da DUS e 3.886 dall’Ospedale Bishop Caesar Asili di Luweero.