Situazione Attuale
Siamo presenti in Repubblica Dominicana dal 2002 con interventi di vario tipo, rivolti soprattutto alla popolazione haitiana, che tristi vicende hanno condotto a vivere in quel territorio. Il terremoto del 10 gennaio 2010 ha portato alla conoscenza del mondo la terribile realtà di Haiti, che è il più povero delle Americhe ed è al terzultimo posto nella graduatoria mondiale.
Un brevissimo, ma necessario cenno storico. Negli anni venti e trenta del secolo scorso, molti haitiani furono deportati dal loro paese d’origine verso le piantagioni dominicane e furono “usati” per qualche decennio in condizioni di semi schiavitù come tagliatori di canna da zucchero. Negli anni ’70 il mercato mondiale dello zucchero di canna crollò e quell’attività fu quasi totalmente abbandonata.
Attualmente, quegli insediamenti, chiamati bateyes, sono popolati da persone di origine haitiana che vi risiedono da due o tre generazioni, ma non hanno più alcun legame con il loro paese d’origine e in Repubblica Dominicana sono senza documenti, discriminati da un bieco razzismo. Stiamo parlando di circa 400 bateyes, e si stima che tuttora “ospitino” circa 400.000 persone. È quindi una realtà importante, ma sconosciuta, fatta di persone che ufficialmente “non esistono”. Per non rischiare di essere oggetto di retate, violenze o rimpatri forzati di massa, in genere la gente rimane all’interno del batey, salvo qualche giovane che va in città a svolgere i lavori più umili, faticosi, pericolosi e mal pagati.
Qualche timido e contraddittorio passo è stato faticosamente portato avanti dallo stato dominicano, ma la situazione permane molto grave. I bambini dei bateyes sono molto numerosi, ma molti di loro sono senza documenti e quindi per lo stato “non esistono”: per loro è sempre difficilissimo e molto problematico l’accesso all’istruzione, alla sanità o allo stato sociale (quel poco che esiste per i dominicani).
Questa situazione di abbandono e miseria non caratterizza soltanto i bateyes, ma anche altri contesti ugualmente problematici.
Haina è un sobborgo degradato di Santo Domingo ed è una delle città più inquinate del mondo, priva di scarichi fognari e contaminata dai residui di piombo di una vecchia fabbrica di batterie per motori. Vi erano a suo tempo alloggiati gli haitiani senza documenti addetti agli stabilimenti per la produzione dello zucchero di canna, situati nelle zone vicine al porto d’imbarco. Quando queste strutture industriali sono state chiuse, gli haitiani sono rimasti in Haina, senza più alcun mezzo di sussistenza, vivendo in condizioni analoghe a quelle di coloro che vivono nei bateyes.
Cosa stiamo facendo
Centro de Reflection y Encuentro Oné Respe
Oné Respe (che in creolo haitiano significa “Onore e Rispetto” ed è l’usuale forma di saluto) è un’organizzazione molto apprezzata in Repubblica Dominicana, nel campo dell’assistenza sia ai dominicani in condizioni di povertà che agli haitiani senza documenti che vivono in territorio Dominicano.
Il Ministero dell’educazione Dominicano ha affidato a Oné Respe la gestione di una nuova scuola primaria e secondaria, frequentata da circa 800 scolari in un sobborgo povero di Santiago, la seconda città della Repubblica Dominicana. Il Governo infatti ha costruito la struttura e paga gli insegnanti, ma ha affidato a Oné Respe il reclutamento e la gestione degli stessi, formula abbastanza usuale in Repubblica Dominicana dato le carenze delle organizzazioni statali.
Fra le altre attività, Oné Respe in proprio ha costruito e gestisce due scuole primarie (El Cacique e Bella Vista), comprese le mense scolastiche, ad Haina sobborgo di Santo Domingo in un contesto di enorme miseria economica, culturale e morale, come abbiamo descritto sopra.
Da anni abbiamo deciso di supportare le mense scolastiche di questa due scuole.
Inoltre con l’aiuto dell’8‰ della TAVOLA VALDESE abbiamo sostenuto un’iniziativa definita di AIUTO AD UNA COMUNITÀ IN CONDIZIONI DI ESTREMO DISAGIO a Los Perez, un sobborgo di Santiago in condizioni simili a quelle di Haina. L’iniziativa si sta concludendo con successo nella primavera del 2020 ed è illustrata fotograficamente fra le notizie di questo sito.
Centro Cultural Dominico-Haitiano C.C.D.H.
Si è chiusa invece la collaborazione con un altro nostro partner locale, C.C.D.H., in considerazione dei cambiamenti positivi avvenuti nel quartiere in cui questa associazione agiva.
C.C.D.H. ha operato parecchi anni per sostenere l’autostima e l’identità dei dominicani di discendenza haitiana, tramite un miglioramento delle condizioni scolastiche e sanitarie negli insediamenti di haitiani dispersi nei bateyes, e cercando soluzioni lavorative per gli adulti, anche combattendo fenomeni malavitosi.
C.C.D.H. in alcuni bateyes è riuscito a costruire e a far funzionare alcune piccole scuole. Per una di queste Dona Un Sorriso ha per anni finanziato il mantenimento di una mensa scolastica, che ora ha, per fortuna, ottenuto un sostegno governativo.
Il batey che stiamo continuando ad aiutare è quello di Los Güandules (San Pedro de Macorís).
Con i fondi provenienti dalla TAVOLA VALDESE nel 2013-2014 abbiamo potuto finanziare un progetto di ampliamento e ristrutturazione di questi locali di Los Güandules, consentendone l’impiego non solo come scuola e refettorio scolastico, ma anche come centro di aggregazione sociale.
Ancora contando sul contributo della TAVOLA VALDESE nel 2014, sempre nella medesima Provincia di San Pedro, in un altro batey (“EUSKALDUNA”) situato a pochi chilometri da quello di Los Güandules, è stato realizzato un centro professionale, un laboratorio cioè per la lavorazione artigianale di pelli e tessuti, mirato alle madri di questi scolari, le quali, avendo imparato a usare macchinari semi-industriali per la lavorazione di pelle o tele pesanti, hanno potuto iniziare un percorso di autosufficienza economica, cercando di commercializzare i loro prodotti nelle vicine zone turistiche.
Potete vedere tutte le cifre riguardanti le nostre attività consultando i nostri ultimi bilanci, sempre presenti in questo sito.
Vi invitiamo a sostenere insieme con noi di DONA UN SORRISO queste iniziative, stando certi che, come al solito, le vostre donazioni verranno inviate tempestivamente e integralmente ai nostri due partners locali.
Chi ha due tuniche ...
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